PROCESSO DI LIBERALIZZAZIONE ECONOMICA IN MAROCCO

maroccoProsegue il processo di liberalizzazione economica e di democratizzazione politica perseguita con vigore da Re Maometto VI. Ancora piú impressionante appare il proliferare di progetti, grandi opere, interventi strutturali, tesi a fare del Marocco un paese dai modelli di sviluppo, condizioni sociali e organizzazione economica piú vicine a quelle europee.
La nuova Mudawana (diritto di famiglia), il rinnovato diritto del lavoro, l’aggiornamento dell’organizzazione dei partiti politici ,vanno proprio intesi come passi irreversibili del percorso riformatore. Alla stessa maniera per le strategie di sviluppo vanno letti gli interventi infrastrutturali giá lanciati molti dei quali in corso di realizzazione,che prevedono 1.000 nuovi Km di autostrade e 15.000 Km di strade entro il 2012;il pieno funzionamento del porto Tanger Med entro il 2011,452 Km di nuove linee ferroviarie, l’ampliamento e l’adeguamento dei principali aeroporti, le costruzioni di 2 grandi dighe e di 10 dighe medio piccole per far fronte alle necessità idriche e impianti di energia fotovoltaica, numerosi e importanti progetti di sviluppo turistico, forti finanziamenti a favore dell’habitat  sociale e il risanamento delle grandi città.
É chiaro quindi lo sforzo riformatore teso  all’abbattimento del deficit sociale, soprattutto in materia di alfabetizzazione, servizio sanitario e accesso alle acque potabili.
Va sottolineato il dinamismo del Marocco sul piano internazionale con le aspettative legate alla realizzazione delle Aree di Libero Scambio Euro Mediterraneo la  cui realizzazione é fissata per il 2012.
É giá stato anticipato con la Tunisia, la Giordania e l’Egitto (attraverso l’accordo di Agadir)e piú recentemente con l’implementazione di uno specifico accordo con la Turchia. La maggiore opportunità il paese intende giocarla verso il Nord Africa: la realizzazione dell’Area di Libero Scambio con gli Stati Uniti d’America, propone di fare del Marocco il luogo privilegiato per produzione di qualità a contenuti costi dei fattori di produzione, per le esportazioni verso il sofisticato mercato nord-americano. 

marruecosIl Marocco presenta fondamenti sostanzialmente sani, con un buon  equilibrio macroeconomico, conti pubblici in ordine, debito estero in diminuzione, inflazione sotto controllo, stabilità valutaria. L ’attività industriale mostra un importante consolidamento. Un notevole incremento registrato nei settori della metallurgia e delle produzioni alimentari .Il comparto delle pelli e delle calzature grazie alle esportazioni ha realizzato importanti progressi.

Aggiungiamo  buoni risultati nell’importante  settore tessile. Molto positivo l’andamento del settore turistico.
I maggiori partner commerciali del Marocco restano i paesi dell’Unione Europea che coprono circa la metá dell’importazioni del Marocco e acquistano circa i ¾ delle esportazioni marocchine.
La Francia e la Spagna grazie ai legami storici e alla prossimità geografica,si confermano i principali partner commerciali del Marocco.
Va inoltre sottolineato lo sviluppo commerciale impetuoso con taluni nuovi  partner asiatici.
Aggiungiamo l’Arabia Saudita come importante fornitore del  petrolio in Marocco.
L’Italia gode dell’indubbio vantaggio di essere percepita come un partner mediterraneo rilevante. Tale percezione é particolarmente vivace tra i politici e i manager marocchini che hanno legami culturali con detto paese. Inoltre la tecnologia italiana gode di un’ottima reputazione  presso gli operatori locali.
Inoltre notevole é l’interesse verso quei settori  merceologici sui quali all’Italia é riconosciuto un primato di expertise (agroindustriale, pelletteria, prodotti del mare, grandi lavori, abbigliamento, arredamento, etc.)
In tale prospettiva ci sono rilevanti opportunità per le imprese italiane nel campo dell’agricoltura, dell’energia, dell’ aeronautica e dei servizi collegati ai trasporti ferroviari, delle tele-comunicazioni, dei grandi lavori. Inoltre assumono interesse i progetti per il completamento delle reti autostradali ,per la costruzione di migliaia di nuove abitazioni,per l’ammodernamento o la costruzione di porti e aeroporti, per lo sviluppo del turismo(si prevede di portare in Marocco 10 milioni di turisti all’anno)per lo sviluppo dei settori  dell’agroalimentare,delle concerie e dei prodotti  in pelle.
Un’ulteriore opportunità  infine si é creata con l’implementazione dell’Area di Libero Scambio Marocco –Usa, nonché con la creazione delle Free Zone di Tanger.
La possibilità di beneficiare dei vantaggi riconosciuti in Marocco agli investitori stranieri, unitamente alla possibilità di sbocco privilegiato nel mercato nord americano, merita una riflessione attenta  da parte delle imprese straniere.Lo Spazio Euro Mediterraneo

Il nuovo porto di Tanger, Tanger Med é sorto a 30 Km a est della città in riva allo stretto di Gibilterra. Il moli di Tanger Med hanno una capacità annuale di 3.5 milioni di container. La gestione é affidata ad un consorzio.
L’attività prevalente sará quella di trasbordo, ma  a Tanger Med viene costruita  anche una zona franca per attività industriali  e commerciali, alimentate dal traffico container. Accanto ai moli sorgono attività di assemblaggio finale, confezionamento di prodotti e componenti destinati alla distribuzione sul mercato europeo.
Accanto al nuovo porto ne sorgerà un altro, Tanger Med 2  con obbiettivi ancora piú ambiziosi.
I nuovi terminali assicureranno la movimentazione annuale di 5 milioni di container, un volume di traffico, e una taglia da piattaforma  container di livello mondiale. L’entrata in servizio  dei nuovi terminali é prevista per la fine del 2011. Sarà possibile fare attraccare ai moli le navi porta container  di  ultima generazione  Il Tanger Med é una scommessa sul futuro e fonte di nuove occupazioni. Saranno 140 mila i nuovi posti di lavoro  occupati nelle infrastrutture portuali di Tanger Med. Un investimento da 1 miliardo di euro con capitali di Abu Dhabi.
Risale al 2002 la costituzione dell’agenzia speciale Tanger Mediterranéé (TMSA) e il 1º accordo di finanziamento con i fondi di investimento di Abu Dhabi.

La  Logistica in Marocco

Rabat la capitale del Marocco si propone a vivere una trasformazione degna di una  grande città internazionale.
Il progetto di ristrutturazione del corso del fiume Bouregreg, della zona portuale, di metropolitane leggere, di tunnel sotto Kasbah degli Oudayas, di isole artificiali e nuovi porti.
Un porto turistico nella riva destra del Bouregreg e un nuovo lungomare (a ridisegnare la città provvederanno i capitali del Golfo Persico).
A Tanger la dove il Marocco accarezza l’Europa perché dista solo una manciata di Km si realizza una piattaforma industriale e logistica.
Ad est di Tanger sta per entrare in funzione Tanger Med il grande porto che deve dare impulso ala crescita del commercio con la Cina e con gli Stati Uniti.
Il complesso portuale ha una capacità complessiva di 8.5 milioni di container corredato da zone franche commerciali e industriali.
Dopo l’11 settembre gli investitori arabi si sono rivolti al nord Africa dove  hanno trovato affinità culturali ed un clima meno ostile rispetto agli Stati Uniti di America e all’Europa.Il Marocco riduce dazi e barriere commerciali. Entra in competizione per gli investitori esteri, con l’Egitto, Tunisia, Libia, Siria, Turchia, Il Tanger Med prevede un investimento di 1 miliardo di euro.
Gli Arabi sono la più alta percentuale di investitori. Sono interessati al Marocco perché é un punto con una posizione geografica che si affaccia sull’oceano e sul Mediterraneo, perché é vicino all’Europa e perché ha un quadro di riferimento solido.
É un paese dove  grandi imprese italiane come l’Ansaldo Breda, la Iveco, la Smam Progetti, la Italstrade, la Bergamasca Legler (in  join venture con un socio locale esporta i  prodotti tessili) e traggono  beneficio dagli accordi di libero scambio con gli Usa.

Fonte: Investirenelmondo.com

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