Acquisto Case record Investimenti Estero

Gli italiani sempre più preferiscono acquistare case all’estero. Il 2102 secondo le stime di Scenari Immobiliari, ha segnato il Boom delle compravendite con un più 16,5 per cento rispetto all’anno precedente. Infatti nel primo semestre 2012, sulla base dei dati raccolti presso gli operatori nei vari Paesi esteri, gli italiani hanno comprato circa 15.500 appartamenti, ed entro fine anno si prevede di raggiungere quota 40 mila unità, praticamente una città grande come Varese.

Si conferma così il “sorpasso” delle seconde case all’estero rispetto a quelle in Italia (circa 30mila stimate nel 2012). A spingere verso l’acquisto estero c’è la maggiore offerta sul mercato, soprattutto nell’area del Mediterraneo e prezzi bassi. Inoltre incidono sicuramente la fiscalità penalizzante in Italia. In molti Paesi esteri inoltre è possibile avere mutui a tassi vantaggiosi.

L’acquisto medio all’estero si aggira intorno ai 110mila euro. Sono in calo gli acquisti per investimento, concentrati nella fascia di alto livello delle città di maggior pregio, con una grande attenzione verso la redditività. Il compratore tipo italiano, invece, è a caccia di occasioni nei Paesi dove la crisi ha fatto crollare le quotazioni. L’attenzione si rivolge verso le residenze a basso costo, in località gradevoli dal punto di vista ambientale e facilmente accessibili attraverso i collegamenti aerei low cost.

Per quanto riguarda la provenienza degli acquirenti, continuano a dominare le famiglie lombarde e venete, ma c’è un  aumento dei compratori provenienti dal sud. Le informazioni relative agli acquisti degli italiani all’estero sono state raccolte ed elaborate da Scenari Immobiliari presso le autorità dei diversi Paesi e dalle organizzazioni degli operatori immobiliari locali. Gli acquisti analizzati riguardano solo le residenze, prima e  seconda casa, e sono escluse le altre destinazioni.

Nella fascia di alto livello, il primo semestre 2012 ha registrato un vero e proprio boom degli acquisti a Londra, dove gli italiani hanno superato i russi quanto a numero di transazioni e sono al primo posto tra gli investitori stranieri. Una parte della domanda proviene dalle famiglie che si trasferiscono nella capitale inglese, ma Londra è  considerata un rifugio sicuro anche da coloro che acquistano una seconda casa per allontanare i capitali dall’area euro, grazie ad un mercato immobiliare in crescita e al dinamismo del mercato locativo, che garantisce rendimenti elevati.

L’interesse per la  città è alimentato anche dall’effetto Olimpiadi. La domanda di appartamenti  si concentra nelle zone centrali più famose, quali Mayfair e Chelsea, mentre  la richiesta di case monofamiliari si rivolge verso Holland Park e, soprattutto, Knightsbridge e Kensington. In queste zone la domanda italiana rappresenta circa i tre quarti del totale. In aumento l’interesse per il quartiere centrale di  Maida Vale, denominato la “piccola Venezia” per i suoi canali. Al di fuori  della capitale, l’interesse per la Gran Bretagna è stabile e si concentra nelle città universitarie più importanti, Oxford e Cambridge e, in misura minore, Birmingham e Manchester.

L’interesse per gli Stati Uniti è invece calato: molte famiglie italiane hanno comprato negli ultimi anni e le quotazioni sono in fase di ripresa in molte città. Gli italiani, comunque, sono al quarto posto tra gli acquirenti stranieri negli Stati Uniti, dopo inglesi, tedeschi e francesi. A fronte di una flessione complessiva, emerge un sensibile aumento degli acquisti a New York, dove però è in calo il valore medio dell’investimento e la domanda di appartamenti di lusso nell’Upper Side, nei pressi di Central Park a favore dei piccoli edifici di Downtown e Midtown. Dopo New York, la località preferita dagli italiani è Miami, dove i prezzi sono dimezzati rispetto alle punte di mercato del passato, e poi ancora Los Angeles, San Francisco e Chicago.

In Europa, accanto all’interesse stabile degli italiani per la Svizzera (non solo Ginevra e Zurigo ma sempre più Lugano) il 2012 sta registrando un calo delle compravendite in Francia, soprattutto nelle stazioni turistiche mentre i valori sono stabili a Parigi, con forte concentrazione in zone prestigiose come il Quartiere latino e il Marais (il quartiere più richiesto nel primo semestre del 2012). Va bene invece Berlino (unica località tedesca), che rappresenta oltre il 2% del totale, complice un’offerta di buon livello a prezzi decisamente più bassi rispetto alla media europea. A parità di qualità, si calcola un quinto rispetto a Londra, con ottime prospettive di rivalutazione nei prossimi anni. Le famiglie italiane cercano in larga maggioranza appartamenti, mono e bilocali che poi mettono a reddito da Mitte a Charlottenburg. La zona a maggiore potenziale di rivalutazione, invece, è Wedding, in quanto i prezzi sono destinati a salire in seguito alla chiusura dell’aeroporto di Tegel.

Ma sono sempre di più gli italiani che in cerca di affari nei Paesi in cui le quotazioni sono crollate negli ultimi anni, primi fra tutti Spagna (dove i prezzi in molti casi sono dimezzati e più che Madrid e Barcellona vanno molto bene Malaga e Valencia). Discorso analogo vale per la Grecia caratterizzata dalla fuga dei risparmiatori greci e dall’ingresso di investitori strnaieri soprattutto nella zona dell’Egeo e del mar Ionio dove in molti casi i prezzi sono scesi dal 30% al 50%. Le Cicladi continuano a concentrare l’interesse maggiore, con particolare riferimento a Mykonos e Santorini, favorite dalla presenza dell’aeroporto, ma sono in aumento gli acquisti nelle isole più piccole e meno famose, come Ios, Thirassìa, e poi ancora Rodi, Itaca e Creta.

Sensibile incremento degli acquisti per un’altro Paese al centro della bufera economica e finanziaria della zona euro come l’Irlanda. In questo caso gli investimenti si concentrano a Dublino dove i prezzi sonoprecipitati: con meno di 100mila euro si possono acquistare piccoli appartamenti nelle zone piùprestigiose, come Grafton Street. La domanda delle famiglie italiane è elevata nel distretto di Rathmines, favorito da un buon livello di sicurezza e da comodi collegamenti con il centro.

In forte aumento anche gli investimenti in Brasile, con un’alta percentuale di famiglie che intende trascorrervi l’età della pensione.

 

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Fonte: Scenari Immobiliari

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