PARTE IL PIANO ROTTAMAZIONE PER GLI IMPIANTI ELETTRICI NON A NORMA

IMPIANTI_ELETTRICIPrevisto il censimento degli edifici e proposte detrazioni fiscali ai cittadini per la messa a norma degli impianti. Censire tutti gli edifici in Italia privi di impianti elettrici a norma, per poi avviare la rottamazione di quelli pericolosi prevedendo anche una detrazione fiscale sui costi sostenuti per la messa a norma degli impianti.È questo il progetto lanciato dal Consiglio nazionale dei periti industriali, che ha preso il via il 10 maggio scorso con un convegno a Bologna, il primo di una serie che dopo le altre tappe a Roma e Napoli culminerà a Milano all’interno di E.Tech Experience, la nuova manifestazione di Fiera Milano dedicata all’impiantistica elettrica, illuminazione ed energia, che si svolgerà dal 16 al 19 novembre. In occasione di questo evento si tireranno le fila del lavoro fatto sul territorio e si valuterà come meglio formalizzare sollecitazioni e istanze che ne saranno emerse.

Gli obiettivi del progetto

Nato dalla collaborazione tra Fiera Milano, Fondazione Opificium, Politecnico di Milano-Dipartimento B.E.S.T. e FME (Federazione Nazionale Grossisti Distributori Materiale Elettrico), il progetto “RottamAzione degli impianti elettrici” si propone anzitutto di promuovere e favorire un positivo dibattito, che coinvolga tecnici e consumatori, su efficienza, risparmio energetico e sostenibilità ambientale in tutte le fasi del ciclo, dalla produzione all’utilizzo dell’energia. Ma anche di richiamare l’attenzione dei policy maker sull’opportunità e i vantaggi per l’intera collettività di un uso responsabile dell’energia e dell’installazione di un’impiantistica moderna, efficiente e sicura.

Libro bianco e incentivi fiscali

I proponimenti di questa iniziativa sono stati illustrati dal presidente del Consiglio nazionale dei periti industriali, Giuseppe Jogna, in un’intervista al quotidiano ItaliaOggi. È previsto innanzitutto “un censimento della situazione generale, edifici pubblici e privati, che culminerà in un Libro bianco. A partire da questo, chiediamo di predisporre una normativa per un sistema di agevolazioni fiscali che preveda ladetrazione, in cinque o più anni, in sede di dichiarazione dei redditi, di una percentuale dei costi sostenuti per la messa a norma di tutti gli impianti potenzialmente pericolosi”.

Queste agevolazioni fiscali, evidenzia il presidente del Cnpi, oltre a mettere in moto un circuito virtuoso di entrate (comportando in ogni caso un pareggio contabile tra i benefici concessi e le maggiori entrate fiscali), avrebbero effetti positivi sia in termini di maggiori opportunità lavorative e di superamento dell’attuale crisi, sia nel cancellare i costi sociali derivanti dai rischi potenziali di infortuni causati da impianti pericolosi.

Certificato di collaudo

Per ottenere il riconoscimento della detrazione sarà necessario presentare uncertificato di collaudo che attesti la conformità dell’impianto alle norme o al progetto firmato e redatto da un professionista abilitato e iscritto all’albo. Il perito industriale diventa quindi il garante della terzietà fra installatore e committente. “Anche questa spesa dovrà essere portata in detrazione”, conclude Jogna.

Fonte: casaeclima.com


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