Dopo la contestata riduzione degli incentivi per il fotovoltaico introdotta con il quarto conto energia in Italia, che segue politiche di riduzione degli incentivi adottate anche in Germania, Francia e Spagna, una riduzione analoga degli incentivi viene effettuata nel Regno Unito, dove la riduzione è stimata essere del 50%. Questo taglio degli incentivi riguarda solo gli impianti di grandi dimensioni, di potenza superiore ai 50kW, e punta a non far assorbire tutti gli incentivi da parte di grandi impianti, lasciando quindi spazio per le realtà più piccole che installano impianti di dimensioni minori, per lo più domestici. Un’altra ragione per la riduzione degli incentivi per il fotovoltaico è data dalla possibilità, in questo modo, di lasciare aperta la strada ad altre tipologie di fonti rinnovabili, come ad esempio l’energia eolica, l’idroelettrico ed il gas. Non sono ovviamente mancate le proteste da parte degli operatori del settore, sia per quello che riguarda l’entità dei tagli (dal 30 al 70%), sia per quello che riguarda la gestione della faccenda, dove sembra che il Governo non abbia “rispettato i termini posti in essere per l’attivazione della modifica agli incentivi”.
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