NUOVI INCENTIVI PER LE ENERGIE RINNOVABILI

energie_rinnovabiliIl Consiglio dei ministri del 3 marzo scorso ha approvato in via definitiva, a seguito dell’espressione dei pareri previsti, il decreto legislativo che recepisce la direttiva europea 2009/28 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili e che modifica il sistema degli incentivi statali. Il provvedimento mira al potenziamento e alla razionalizzazione del sistema per incrementare l’efficienza e l’utilizzo di questo tipo di energia ed ha, fra gli obiettivi principali, quello di diminuire gli oneri “indiretti” legati al processo di realizzazione degli impianti da essa alimentati (dall’autorizzazione alla connessione, all’esercizio). Si raggiunge, in questo modo, il duplice obiettivo di incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili per rispettare i target europei e di ridurre gli oneri specifici di incentivazione a carico dei consumatori finali. In particolare, il decreto legislativo, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, prevede la definizione di un nuovo sistema di incentivi per gli impianti da fonti rinnovabili che entrano in esercizio dal 1° gennaio 2013, differenziato per gli impianti di taglia minore e maggiore, in modo da dare certezza ai piccoli investitori e stimolare i più grandi a soluzioni più efficienti. A tutela degli investimenti già effettuati si stabilisce che il ritiro dei certificati verdi prosegue fino al 2016, fissando il prezzo di ritiro al 78% di quello massimo di riferimento. Per quanto riguarda, in particolare, il fotovoltaico, si procederà con decreto interministeriale ad una ridefinizione di criteri, parametri e quote a decorrere dal 1°giugno, per assicurare la sostenibilità dei costi di incentivazione, scoraggiare le iniziative meramente speculative e garantire al settore una prospettiva di sviluppo di lungo periodo. “Il provvedimento punta  a dare stabilità e moralità a un settore chiave per l’energia del futuro” ha dichiarato il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. “Non è stato fissato alcun tetto, a 8000 mila megawatt, per le istallazioni di solare, che avrebbe rischiato di bloccare lo sviluppo del comparto, ha aggiunto il ministro, e al contempo si è adottata una strategia per contenere i costi sulla bolletta energetica e per intensificare i controlli contro le truffe e le frodi. Dal prossimo giugno ha annunciato Prestigiacomo saranno fissati con un decreto interministeriale i nuovi obiettivi delle diverse rinnovabili, con step intermedi annuali e i parametri tariffari. “Nessun taglio, nessun tetto, nessuno stop allo sviluppo del settore produttivo è stato mai previsto ha dichiarato IL ministro dello Sviluppo economico Romani quanto piuttosto il potenziamento e la razionalizzazione del sistema per incrementare l’efficienza e l’utilizzo di questo tipo di energia, diminuendo gli oneri indiretti legati al processo di realizzazione degli impianti da essa alimentati (dall’autorizzazione, alla connessione, all’esercizio) e soprattutto eliminando l’effetto delle speculazioni finanziare che hanno approfittato del settore. Si apre dunque una nuova stagione per l’energia pulita”. Romani sottolinea inoltre che “il decreto è in linea con il nostro obiettivo energetico nazionale: ridurre il costo dell’energia per aziende e cittadini che oggi si attesta a circa +30% rispetto agli altri paesi europei. Intendiamo raggiungerlo prima di tutto diversificando il nostro mix energetico, promuovendo quindi la produzione da fonti rinnovabili ed il ritorno al nucleare. Un obiettivo non può prescindere dall’altro. Siamo un paese manifat- turiero e non possiamo consentire che le nostre aziende si presentino sui mercati internazionali gravati del peso del costo energetico eccessivo rispetto ai competitor” conclude Romani.

EFFICIENZA ENERGETICA, LE RINNOVABILI IN AGRICOLTURA

Il Ministro Prestigiacomo ha sottolineato il 16 marzo scorso la posizione unitaria emersa alla camera in materia di fonti energetiche rinnovabili. «E’ estremamente positivo che sullo sviluppo delle fonti rinnovabili la Camera abbia trovato l’intesa su una mozione unitaria di maggioranza e opposizione, che è stata pienamente condivisa dal Governo. Il documento rappresenta un elemento di grande stimolo e di sostegno ad una politica energetica nell’ambito della quale lo sviluppo delle fonti rinnovabili rap- presenta un preciso impegno del Governo, alla luce dei trattati internazionali sottoscritti, che impongono all’Italia di raggiungere il 17% di energia prodotta da rinnovabili entro il 2020, ma anche nella considerazione che è importante sviluppare nel nostro paese la filiera dell’energia pulita, assecondando tecnologie che guideranno lo sviluppo energetico del futuro. Le indicazioni del Parlamento aiuteranno il Governo a definire entro breve tempo un sistema di promozione delle energie rinnovabili che sia equo, in linea con gli standard europei e capace di sostenere adeguatamente un settore in grande espansione, capace di dare risposte importanti al paese sia sotto il profilo energetico che sotto il profilo occupazionale».


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