Assicurazione obbligatoria immobili per eventi naturali straordinari

Sarà obbligatoria L’assicurazione che tutelerà gli immobili contro gli eventi prodotti dal cambiamento climatico informa il ministro Clini, sarà obbligatoria esclusivamente per le case in zone ad alto rischio. Questo prevede la bozza sulle Linee strategiche per l’adattamento ai cambiamenti climatici e la messa in sicurezza del territorio che il ministro  dell’Ambiente ha inviato al Cipe.

L’assicurazione sarà obbligatoria su immobili e strutture sia dello statali che privati in nelle aree ad alto rischio e consentirà a chiunque viva o lavori nelle aree a rischio idrogeologico di avere la certezza del risarcimento in caso di danni, riducendo così i costi dei premi assicurativi e per non gravare sulle tasche di tutti gli italiani attraverso i risarcimenti con fondi pubblici.

A spiegarlo il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, a proposito della proposta contenuta nella bozza presentata al Cipe sull’adattamento ai cambiamenti climatici, la gestione sostenibile e la messa in sicurezza del territorio.

Il prelievo sui carburanti per alimentare il finanziamento degli interventi per la tutela del territorio “non graverà sulla crescita economica perché sarà una rimodulazione, uno spostamento, a parità di peso fiscale” ha assicurato il ministro.

DOHA – Vietato costruire case e imprese in aree a rischio idrogeologico molto elevato. E’ una delle azioni ‘prioritarie’ contenute nella bozza sulle linee strategiche per la tutela del territorio che il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha inviato al Cipe. La bozza prevede anche la costituzione delle autorita’ di bacino distrettuali. Questa disposizione e’ prevista all’articolo 2 del documento che riguarda le ‘strutture urgenti di salvaguardia.

CLINI: ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA PER CASE IN ZONE AD ALTO RISCHIO. “La difesa delle zone costiere dell’Alto Adriatico è uno dei punti fondamentali delle Linee strategiche per il Piano di adattamento ai cambiamenti climatici, la gestione sostenibile e la messa in sicurezza del territorio, che ho trasmesso stamane al Cipe”. Lo afferma il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini. La strategia inviata al Comitato interministeriale di programmazione economica prevede infatti, tra le varie misure, anche l’obiettivo di individuare gli strumenti idonei per difendere le coste dall’effetto dell’innalzamento del mare. “Le previsioni dei climatologi sono molto preoccupanti e risultano molto esposte al rischio di alluvione tutte le zone costiere dell’alto Adriatico, da Ravenna a Monfalcone, dove molti territori si trovano a quote inferiori al livello del mare”, commenta il ministro. “Oggi quei terreni sono difesi e tenuti asciutti da un sistema di canali di scolo e di idrovore concepito fra l’800 e il ‘900, quando le piogge erano diverse e il mare non minacciava di diventare piu’ alto”. L’assicurazione obbligatoria, infine, “interessa solamente gli edifici costruiti nelle zone ad alto rischio” e si rende necessaria “per consentire a chiunque viva o lavori nelle aree a rischio idrogeologico di avere la certezza del risarcimento in caso di danni, per ridurre i costi dei premi assicurativi e per non gravare sulle tasche di tutti gli italiani – conclude il ministro – attraverso i risarcimenti con fondi pubblici”. Nella bozza è inoltre previsto un fondo per finanziare la tutela del territorio: sarà alimentato, per circa 500 milioni, con il 40% dei proventi derivanti dalle aste dei permessi di emissione, che dall’inizio del 2013 saranno a pagamento. Il ministro ha finora spiegato che per il piano di tutela del territorio occorrono circa 40 miliardi per 15 anni, con circa 2,5 miliardi l’anno.

LAVORI DI MANUTENZIONE CORSI D’ACQUA E DIFESA CENTRI ABITATI.

Tra gli interventi previsti nella bozza, ci sono anche lavori di manutenzione dei corsi d’acqua e di difesa dei centri abitati, protezione delle coste e delle lagune esposte all’innalzamento del mare, recupero dei terreni abbandonati e difesa dei boschi. Il piano sara’ discusso dal Comitato interministeriale per la programmazione economica in una delle prossime sedute di intesa con i ministri delle Politiche agricole, delle Infrastrutture e dell’Economia e Finanze. Il documento prevede che ogni quattro anni venga aggiornato il rapporto scientifico sui rischi dei cambiamenti climatici e che vengano aggiornati al 2013 i piani di assetto idrogeologico delle autorita’ distrettuali idrografiche.

Assicurazione obbligatoria immobili per eventi naturali straordinari

Fonte: web

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