CRISI IMMOBILIARE MONTI HA ROTTO I MATTONI

Casa sempre più amara. Mercato immobiliare giù. A pagare è soprattutto il Nord Est. L’allarme: “Con l’Imu sarà un disastro” Adesso anche il ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera si iscrive al club di quelli che dicono che le imposte sono belle. E scala di colpo la graduatoria dei laudatores del bel fisco, affermando che l’Imu è una imposta equa. Esperto in tecniche bancarie, ma debole in Scienza delle finanze, il ministro sembra ignorare che nessuna imposta può considerarsi equa quando la spesa da coprire è al 50% del Pil, come in Italia. Ciò perché le imposte sono il prezzo dei servizi pubblici e una spesa di queste dimensioni è dannosa allo sviluppo a cui egli è preposto.
Posso perdonare (molto a fatica) al viceministro Vittorio Grilli l’avere affermato, lo stesso giorno, che l’Imu doveva essere attuata perché l’Italia prima tassavail patrimonio immobiliare molto meno degli altri grandi Paesi. Grilli,come viceministro dell’Economia, deve fare quadrare il bilancio e quindi a lui tocca la parte del «poliziotto cattivo» che il premier Monti, che è anche ministro dell’Economia, scarica su di lui. Ma è impossibile perdonare a Passera la tesi per cui l’Imu ci fa bene:come ministro dello sviluppo dovrebbe rivestire il ruolo del «poliziotto buono» quando si tratta di crescita.
Innanzitutto non è vero che l’Italia prima del passaggio dall’Ici all’Imu in versione Monti-Pd, avesse una tassazione patrimoniale degli immobili «troppo bassa» rispetto alla media dei paesi industriali: nel 2010 la pressione era al 2,4%del Pil contro la media Ocse dell’ 1,9%. Grilli dice che il 2010 è falsato da imposte straordinarie. Ma anche nel 2009 la tassazione patrimoniale era al 2,7% del Pil e negli anni precedenti al 2% (Ocse 1,9%). La Germania ha una pressione patrimoniale solo dello 0,8-0,9% e non tassa il reddito presunto della prima e seconda (o terza) casa. Francia e Usa alzano la media Ocse, con una pressione maggiore al 3% perché colpiscono anche i patrimoni non immobiliari con un tributo generale sulle proprietà.
L’Imu è un’imposta pazza,perché basa il suo imponibile su vecchi valori catastali aumentati con coefficienti standard più alti per le abitazioni, meno per gli esercizi commerciali e ancor meno per quelli di banche e assicurazioni, con un risultato sperequato rispetto ai valori effettivi. Imu, cedolare secca, Irpef e Ires sui redditi commerciali e registro al 10% gravano sugli edifici tassati in relazione ai valori catastali medi, non a quelli più alti della media. Il reddito degli immobili in Italia, così, può esser tassato al 70%, per effetto della somma dei vari tributi. Ciò ha ridotto i valori immobiliari perché l’Imu si è capitalizzata in essi, con effetti depressivi moltiplicati. Si dica pure che questa tassazione spazzatura era necessaria data l’emergenza.Ma non si dica che la spazzatura fiscale ha il profumo di gelsomino.

CRISI IMMOBILIARE MONTI

Fonte: ilgiornale.it

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