La Svizzera a rischio bolla immobiliare secondo UBS. Era inevitabile che anche il mercato immobiliare svizzero cominciasse a presentare segnali di surriscaldamento, alimentando così il dibattito sulla circostanza che la banca centrale imponga una riserva di capitale agli istituti di credito per scongiurare la sottoscrizione di nuovi mutui. L’indice Ubs, indicatore di possibili bolle immobiliari, è salito da 0,9 punti a 1,11 punti nel quarto trimestre 2012, mettendo ulteriormente a rischio la Svizzera per la prima volta da quando ha subito un crollo del mercato immobiliare due decenni fa.
“L’aumento di 0,09 punti riflette un ulteriore aumento della malsana dipendenza dai bassi tassi di interesse”, hanno dichiarato gli economisti di Ubs, aggiungendo che se la tendenza continuasse l’indice sembrerebbe destinato a entrare nella “zona bolla”, che inizia dal livello 2.00, entro la fine del 2014.
“La maggior parte della domanda, tuttavia, è domestica, il che significa che senza un significativo aumento a lungo termine dei tassi di interesse, è improbabile che la tendenza sia invertita”, hanno detto.
In Svizzera i prezzi degli immobili e i mutui per la casa sono cresciuti del 20% negli ultimi quattro anni.
La Banca nazionale svizzera nel frattempo è stata costretta a mantenere i tassi di interesse ai minimi per cercare di tenere la moneta al sicuro dalla crisi della zona euro.
E potrebbe ora chiedere al governo di imporre una riserva di capitale pari al 2,5% delle attività considerate a rischio all’interno del portafoglio mutui di una banca.
L’istituto ha anche fatto sapere di voler imporre condizioni più severe di credito ipotecario rispetto agli standard imposti dalla Finma.
La maggior parte dei mutui delle case svizzere sono infatti detenuti dalle banche più piccole del Paese, e non tanto da Ubs e Credit Suisse, già soggette a rigorose norme di capitale istituite dopo la crisi finanziaria.
Svizzera rischio bolla immobiliare
Fonte: Monitorimmobiliare.it
