Tasse sulla casa Tasi cosa come quando

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Tasse sulla casa Tasi cosa come quando. 

1. Quali sono le tasse sulla casa?
Il Governo Letta ha introdotto l’Iuc: Imposta Unica Comunale, che non è un tributo in sé ma raggruppa tutte le tasse relative agli immobili commerciali ed abitativi.
E’ composta da tre tasse:
1.    Tasi, l’imposta sui servizi indivisibili che sostituisce la vecchia Tarsu e si paga sulla prima casa;
2.    Imu, l’Imposta Municipale Unica che è una patrimoniale sugli immobili di ogni genere, e non si paga sulla prima casa;
3.    Tari, che è una tassa legata ai servizi offerti dal comune.

2. Cosa si paga con la Tasi?
La Tasi è l’imposta sui servizi indivisibili che si applica sui fabbricati, compresa la prima casa, e sulle aree fabbricabili, così come stabiliti ai fini Imu. La base imponibile si calcola allo stesso modo dell’Imu.

3. Chi paga la Tasi?
La Tasi la pagano tutti i proprietari di immobili. Una parte della tassa è dovuta anche dagli inquilini con una quota compresa tra il 10 e il 30% del tributo, secondo il Comune. Il pagamento della TASI comprende l’abitazione principale e le aree edificabili, tranne i terreni agricoli. La Tasi sostituisce l’Imu solo sulla prima casa: i possessori di seconde case, immobili di lusso e negozi dovranno pagare sia Imu e Tasi.

4. Quanto costa la Tasi?
L’aliquota base è l’1 per mille, la massima va determinata in modo che la somma di Tasi e Imu non superi il 10,6 per mille. Nel 2014 la Tasi non potrà superare il 2,5 per mille. Il comune può aumentare però di un altro 0,8 per mille se stabilisce agevolazioni all’abitazione principale tali da equiparare il carico della Tasi a quello dell’Imu sulla prima casa.

5. Quando si paga la Tasi?
Le scadenze della Tasi sono il 16 giugno e il 16 dicembre di ogni anno. Ecco le scadenze Tasi 2014:
•    16 giugno prima rata o saldo Tasi 2014 per i comuni che hanno deliberato le aliquote;
•    16 ottobre prima rata Tasi 2014 per i comuni che non hanno ancora deliberato le aliquote (tra cui Roma, Milano e Firenze);
•    16 dicembre saldo Tasi 2014.

6. Quali sono le aliquote dei Comuni che hanno già deliberato?
Le delibere dei singoli Comuni sono consultabili nel sito web del Ministero delle Finanze, ecco tutte le delibere per comune.
In linee generali queste sono le regole:
•    Abitazione principale: si paga tra l’1 per mille fino al 2,5 per mille (si può arrivare fino al 3,3 per mille se il Comune applica un’addizionale dello 0,8 per mille per introdurre poi delle detrazioni);
•    Seconda casa, uffici, negozi, capannoni: si sommano Tasi e Imu, con aliquota massima del 10,6 per mille (fino all’11,4 per mille se il Comune applica un’addizionale dello 0,8 per mille per introdurre poi delle detrazioni);
•    Immobili di lusso: si sommano Tasi e Imu, sempre con aliquota del 3,3 per mille e il totale di Imu e Tasi che non deve superare il 6,8 per mille.

7. Come si calcola la Tasi?
Il principio del calcolo Tasi è lo stesso dell’Imu, si parte dalla rendita catastale, la si rivaluta del 5% e si moltiplica il risultato per il coefficiente (moltiplicatore) che varia in base al tipo di immobile:
•    Abitazioni 160;
•    Uffici 80;
•    Scuole, ospedali 140;
•    Laboratori artigianali 140;
•    Negozi 55;
•    Depositi, garage, tettoie 160;
•    Fabbricati industriali 65;
•    Banche 80.
Su questo valore si applica l’aliquota stabilita dai singoli comuni.

8. Esistono detrazioni con la Tasi?
Anche in questo caso tutto dipende dal proprio Comune. In alcuni c’è una detrazione base, in altri un’agevolazione riguardanti i figli sotto i 26 anni, e altri non prevedono alcun tipo di detrazione. Ci sono, inoltre, Comuni che offrono agevolazioni a seconda dell’indicatore ISEE o la dichiarazione dei redditi. Sono stati introdotti nella Legge Stabilità 2014 una serie di sconti per per i nuclei familiari in cui ci siano persone autosufficienti o disabili, ma spetta ai Comuni la decisione di applicarli o meno, e in quale misura. Ad esempio, Torino ha scelto il 3,3 per mille con detrazione fissa di 110 euro per immobili con rendita catastale fino a 700 euro, più 30 euro per ogni figlio minore di 26 anni; Milano, invece, ha scelto il 2,5 per mille, con detrazioni legate alla rendita catastale (fino a 770 euro) e in base al reddito IRPEF (fino a 21 mila euro) e Roma ha scelto il 2,5 per mille con detrazioni decrescenti con l’aumentare della rendita catastale.

9. Costa di più la Tasi rispetto all’Imu o di meno?
L’Ufficio Studi della Cgia ha stimato il peso complessivo delle tasse sulla casa (Imu + Tari + Tasi) in 53,7 miliardi di euro. Ipotizzando che per il 2014, il comune decida di applicare l’aliquota Tasi prima casa al 2 per mille, si tratterebbe di un rincaro dell’88% sulle tasse casa, secondo i dati Cgia. Secondo dati dell’Uil, nelle città in cui si è già pagata la prima rata, la Tasi pesa in media 240 euro a famiglia contro i 267 euro pagati nel 2012 con l’Imu. Ma c’è molta disparità.
Le città capoluogo in cui l’aliquota è già stata decisa e quest’anno la Tasi sarà più salata dell’Imu sono:
•    Bergamo (+21 euro);
•    Ferrara (+60 euro);
•    Genova (+67 euro);
•    La Spezia (+47 euro);
•    Mantova (+89 euro);
•    Milano (+64 euro);
•    Palermo (+2 euro);
•    Pistoia (+75 euro);
•    Sassari (più 40 euro);
•    Savona (+28 euro);
•    Siracusa (+16 euro).

10. Quali le previsioni per il 2015?
Impossibile sapere. Sin dall’inizio c’è stato caos in materia di Tasi e tasse sulla casa in generale. Il Governo afferma che i tetti alle aliquote non scenderanno, e i Comuni dicono che potranno addirittura essere aumentati. Ad esempio, a Ancona si sa che dal 2015 l’aliquota passerà dal 3,3 al 4,1 per mille.

Fonte: SOLDI-WEB
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