Manovra BCE sul costo del denaro riduzione tassi

Manovra BCENei giorni scorsi con la Manovra BCE sono state prese importanti decisioni al fine di rilanciare l’economia ed il credito in Europa. Cosa cambierà dopo le importanti decisioni prese dalla BCE in merito ai mutui ed ai prestiti degli italiani? 

LE MOSSE DELLA BCE – La scorsa settimana la Bce ha preso importanti decisioni, che riguardano una diminuzione del costo del denaro, e che si possono riassumere come di seguito:
1.    Riduzione dei tassi di interesse sui depositi, che sono rimasti in negativo;
2.    L’avvio di un piano di Tltro (Targeted longer-term refinancing operation), ovvero la concessione di 400 miliardi in prestiti agevolati quadriennali alle banche che concederanno finanziamenti per almeno il 7% degli impieghi in essere al 30 aprile 2014;
3.    L’interruzione del piano di sterilizzazione degli acquisti sui titoli legati al programma Smp;
4.    L’intenzione di avviare un programma di acquisto di Abs (Asset-backed security), titoli derivati agganciati ai prestiti concessi dalle banche.

COSA CAMBIA – I consumatori però, che non necessariamente sono esperti in economia, vogliono sapere come impatteranno queste misure sulle famiglie e sulle imprese, cosa succederà a chi ha un mutuo in essere, e quando ripartiranno questi prestiti annunciati dalla Bce.

EURIBOR – I tassi dei mutui sono in lieve discesa, e potrebbe scendere lo spread. Anche se nel nostro Paese soltanto un 1% dei mutui in essere è parametrato al tasso della Bce (mutui a tasso variabile), su questi finanziamenti il taglio si potrebbe riflettere sull’importo delle rate. In effetti, l’Euriboril valore al quale sono ancorati i mutui a tasso variabile, segue l’andamento del costo del denaro. Tuttavia, la flessione dell’Euribor sarà piuttosto contenuta è si attesterà intorno allo 0,1%.

I NUOVI MUTUI – Per il contrario, l’effetto positivo del taglio dei tassi si potrebbe verificare sui nuovi mutui, perché scenderebbe lo spread (il guadagno delle banche) sotto il 2%. Anche chi ha un mutuo in corso può provare ad approfittarne, richiedendo una surroga o rivolgendosi alla propria banca per rinegoziare il tasso di interesse.

I PRESTITI – Per quanto riguardano i prestiti, le decisioni della BCR potrebbero avere un impatto positivo sull’erogazione di prestiti alle imprese. In effetti, aver portato in negativo i tassi sui depositi delle banche significa che per loro non è più conveniente tenere fermo il denaro, e così le banche saranno più predisposte ad erogare prestiti. Questa misura, insieme con la concessione a fine anno dei prestiti Tltro – che permettono alle banche di ricevere fondi per il 7% degli affidamenti concessi sotto forma di prestiti a famiglie e imprese (esclusi i mutui) – dovrebbero spingere le banche a concedere prestiti.

L’INCOGNITA TEMPO – Rimane un’incognita però il quando. Secondo alcuni specialisti, è probabile che la misura riguardante i prestiti Tltro sarà capace di produrre risultati positivi solo a distanza di 3 o 4 trimestri dal suo avvio (previsto per settembre e dicembre), e quindi solo nel 2015.

Fonte: http://consulenza.soldiweb.com

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