Nuova legge Condominio Amministratori di Condominio

Ok al Senato: la riforma del condominio è diventata legge. La commissione di Giustizia del Senato il 20 novembre 2012, ha approvato il Disegno Disegno di legge relativo in 31 articoli di riforma del condominio. L’approvazione è avvenuta senza modifiche rispetto al testo della Camera ed è quindi definitiva. Al centro di questa riforma troviamo il codice deontologico e la certificazione degli amministratori di condominio. Saranno sempre quindi più difficile esercitare la professione per coloro che non si aggiorneranno alle nuove disposizioni.

Dopo il passaggio del ddl sulle professioni senza albo al Senato il 15 novembre, resta solo l’approvazione alla Camera perché anche gli amministratori di condominio possano contare su una regolamentazione nazionale. Non ci sarà un vero e proprio “riconoscimento” di tipo ordinistico delle professioni ma una serie di garanzie nella formazione e nell’attività.

La vera novità sarà la nascita di associazioni professionali di riferimento, a cui però non sarà obbligatorio iscriversi. A loro solo il compito di curare la formazione, scrivere un codice deontologico, istituire lo sportello del consumatore e vigilare sul comportamento dei propri iscritti.

I professionisti che non si iscriveranno a un’associazione dovranno applicare le norme Uni chiedendo una certificazione, oppure uniformarsi alle regole nello svolgimento della professione, in una sorta di fai da te.

I requisiti, le competenze, le modalità di esercizio dell’attività e le modalità di comunicazione verso l’utente individuate dalla normativa tecnica Uni costituiscono princìpi e criteri generali che disciplinano l’esercizio autoregolamentato della singola attività professionale e ne assicurano la qualificazione” si legge nel testo al vaglio del parlamento.

Dunque l’attività di amministratore resterà sostanzialmente libera, ma in caso di controllo da parte del ministero dello Sviluppo economico, non sarà semplice dimostrare che le procedure adottate con il fai da te rispettino le norme Uni.

Il ruolo delle associazioni riconosciute dallo Sviluppo e dei certificatori professionali è quindi destinato a crescere, con inevitabile scrematura di chi non sarà in grado di adeguarsi: non esiste, infatti, nel disegno di legge, una norma di salvaguardia per chi già esercita la professione e adotta regole diverse.

Si tratta di una svolta storica, attesa 70 anni. E’ infatti dagli inizi degli anni quaranta che, salvo interventi marginali, le norme condominiali non venivano di fatto toccate. Il risultato è stato di lasciare in mano ai giudici l’adeguamento alla realtà.

Ecco le principali innovazioni introdotte dalla nuova legge: L’amministratore resterà in carica due anni; dovrà avere requisiti di formazione e onorabilità, non dovrà essere stato condannato per delitti contro la Pubblica Amministrazione. Dovrà avere almeno il diploma di maturità, aver frequentato un apposito corso e, ove ciò sia richiesto dall’assemblea, stipulare una speciale polizza assicurativa a tutela dai rischi derivanti dal proprio operato. L’amministratore potrà essere licenziato prima della fine del mandato qualora abbia commesso gravi irregolarità fiscali. Dovrà inoltre indicare quanto chiede come compenso al momento della nomina.

In caso di condomino “moroso“, l’amministratore potrà procedere con l’ingiunzione senza chiedere una preventiva autorizzazione dell’assemblea e potrà comunicare ai creditori i dati di chi non paga. Così, il creditore potrà agire in prima battuta sul “moroso”. Se la mora dura più di 6 mesi l’amministratore dovrà sospendere il condomino debitore dalla fruizione dei servizi comuni.

Chi vuole rinunciare all’impianto centralizzato potrà farlo senza dover attendere il benestare dell’assemblea, ma a patto di non creare pregiudizi agli altri e di continuare a pagare la manutenzione straordinaria dell’impianto condominiale.

Quorum più basso (dovra’ essere pari alla maggioranza degli intervenuti in assemblea, che rappresentino almeno la metà dei millesimi) per deliberare, ad esempio, l’installazione di impianti di video sorveglianza sulle parti comuni dell’edificio. Uguale il quorum per deliberare l’installazione di impianti per la produzione di energia eolica, solare o comunque rinnovabile, anche da parte di terzi che conseguano a titolo oneroso un diritto reale o personale di godimento del lastrico solare o di altra idonea superficie comune. Stessa maggioranza anche per deliberare l’attivazione, a cura dell’amministratore e a spese dei condomini, di un sito internet del condominio, ad accesso individuale protetto da una password, per consultare e stampare in formato digitale i rendiconti mensili e gli altri documenti dell’assemblea.

Non si potrà più vietare a nessuno di tenere animali in casa. Ma questi dovranno essere “domestici”. Maggior rigore contro chi arreca danni o disturba. Per chi viola il regolamento condominiale la sanzione è stata aggiornata: da 0,052 euro (pari a 100 lire) a 200 euro. In caso di recidiva si arriva a 800 euro.

(Testo definitivo approvato in Commissione Giustizia al Senato) LEGGI

Nuova legge Condominio Amministratori di Condominio

Il nuovo testo entrerà in vigore dopo sei mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

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